Cosa sono le afte orali?

Le afte o stomatiti aftose sono lesioni ulcerative recidivanti della mucosa orale che colpiscono uomini, donne e bambini.

Sono formazioni rotondeggianti che in genere variano tra i 2 e i 5 mm di diametro, ma possono raggiungere dimensioni anche maggiori di 1 cm. Possono presentarsi isolate, multiple in numero da 2 a 4 o associarsi ad un interessamento sistemico dell’organismo, come nella sindrome di Behcet .
Più frequentemente si manifestano nelle regioni della mucosa della guancia e della mucosa labiale. Esordiscono con una piccola area rossastra, cui segue la formazione di un’ulcerazione ricoperta da una pseudo-­membrana bianca-giallastra, circondata da un alone arrossato.

QUALI SONO LE CAUSE DELLE AFTE?

L’eziologia delle afte non è stata ancora chiarita. Sembra ci siano una serie di fattori predisponenti o scatenanti che provocano un meccanismo autoimmune diretto contro le cellule della mucosa orale.
Tra i fattori scatenanti o predisponenti delle afte troviamo primo tra tutti la scarsa igiene orale e i foci infettivi che da essa conseguono. Ci sono poi i traumatismi cui è sottoposta la mucosa orale che possono essere causati da situazioni come la masticazione di cibi duri, il morso accidentale della mucosa durante la masticazione o l’utilizzo troppo energico dello spazzolino da denti. Anche il consumo di cibi irritanti o allergenizzanti come cioccolata e spezie favorisce l’insorgenza delle ulcere aftose.
Ci sono poi fattori causali non locali ma sistemici che spesso rappresentano un campanello di allarme per indagare situazioni più complesse.
Tra questi, i fattori psicosomatici (stress pscicofisici), gli squilibri endocrini o ormonali, la carenza di ferro, acido folico e vitamina B12, giocano un ruolo fondamentale nell’eziopatogenesi delle afte.

QUALI SONO I SINTOMI DELLE AFTE?

Le afte si manifestano generalmente con bruciore e dolore molto intensi, provocando spesso fastidio nel mangiare, bere e parlare. Il dolore è vivo all’insorgenza della patologia per poi
affievolirsi entro i primi 7 giorni. Solo quelle che presentano dimensioni maggiori (fino a 3 cm) possono causare febbre, malessere e interessamento linfonodale.

TRATTAMENTO DELLE AFTE ORALI

Partiamo dal presupposto che le afte guariscono spontaneamente in 10-­‐14 giorni, potendo poi recidivare dopo alcune settimane o mesi.
È chiaro quindi che il trattamento delle afte non è solo volto a velocizzarne la guarigione e rimuovere lo stimolo doloroso che le caratterizza, ma evitare che essere recidivino e che facciano capolino a distanza di tempo.

Dunque la terapia consiste anzitutto nell’individuazione e allontanamento di eventuali fattori favorenti l’insorgenza delle afte, come squilibri ormonali, cause locali di traumatismi, stress
psicofisici. Bisogna abbracciare uno stile di vita più sano: mangiare meglio, bere più acqua, aumentare le ore di sonno. Tutto deve essere volto a ridurre i livelli di stress.
Per attenuare i sintomi correlati alle afte e velocizzare la guarigione, possono essere usati collutori disinfettanti (a base di clorexidina), attenzione ad evitare collutori contenenti alcol, gel riparatori che creino una barriera protettiva o cortisonici per applicazione topica o sistemica nelle forme più gravi.
Si può infine ricorrere alla laserterapia: il laser a diodo è capace di donare sollievo immediato al dolore e garantire tempi di guarigione nettamente inferiori al decorso fisiologico delle afte.

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